Ieri sera, 10 ottobre, presso il Teatro Anna Frank di Parma è andato in scena Foresto, con Enrico Castellani, Daniel Bongioanni e Giovanni Frison, produzione Babilonia Teatri.
Liberamente tratto dal testo di Bernard-Marie Koltès, lo spettacolo propone un adattamento in dialetto veronese curato da Castellani. Le parole si intrecciano con la Lingua dei Segni Italiana, interpretata da Bongioanni, e con le musiche elettroniche dal vivo di Frison, creando un’esperienza teatrale coinvolgente e piena di emozioni.
La sinergia tra i tre artisti sul palco è stata evidente fin dal primo momento: una collaborazione intensa e autentica che ha reso ogni passaggio vivo e vibrante. Pur senza mai entrare in contatto diretto, Castellani e Bongioanni si rispecchiano l’uno nell’altro, portando avanti due presenze parallele e complementari, mentre le note di Frison accompagnano e amplificano il racconto, regalando al pubblico un’atmosfera unica.
Particolarmente bello è stato vedere come la LIS non fosse usata solo per tradurre, ma diventasse parte dello spettacolo stesso, contribuendo a costruire il suo ritmo e la sua forza espressiva. Foresto ha mostrato come il teatro possa essere davvero accessibile, senza rinunciarealla sua potenza artistica.
Un’ora intensa, capace di emozionare e far riflettere, dove parola, segno e musica si incontrano per raccontare un’umanità in cui rispecchiarsi.